Ma perché ci sentiamo sempre così incapaci? Incapaci di fare questo e quello, mai all’altezza, con attorno a noi qualcuno che è sempre più capace di noi…
Credo che ognuno di noi abbia delle predisposizioni in alcuni ambiti, più che in altri. Penso tuttavia che a volte ci sentiamo incapaci solo perché qualcuno ci ha convinto di questo, oppure ci siamo convinti da soli, tanto da crederci sul serio e irreversibilmente.
Giorno di Santo Stefano, stampante nuova HP, ancora inscatolata. Dovrebbe venire un amico ad installarla. Ci provo! Chi io? Che sono la persona più incapace nel campo della tecnologia e affini. Impossibile! Volgo il pensiero e lo sguardo altrove… E dopo un po’: Ci provo! Non ce la farò mai! Ancora mi rivolgo altrove. Eppure, ci voglio provare! Voglio sfidare la sorte, il fato, le credenze, i condizionamenti miei e altrui. Agisco qui e ora!
Non devo avere fretta (Regola n. 1) – La pazienza non è il mio forte
Tolgo con delicatezza l’involucro. Estraggo la stampante colma di sigilli. Stacco i sigilli a uno, a uno, cercando di non essere maldestra e sbadata, come spesso sono, rompendo tutto ciò che tocco. Prendo la vecchia stampante, stacco il cavo elettrico dalla stessa, lasciando il cavo sul pavimento in modo da risalire al punto esatto (la presa) dove il cavo è infilato, altrimenti chi si ricorda dopo? Sposto la stampante vecchia. Posiziono la nuova stampante sul tavolino del PC. Collego cavo elettrico a stampante e… magia… la stampante si accende! Inserisco le cartucce nuove seguendo le istruzioni. Per ora tutto ok. Sul display compaiono diverse icone (?), ci penserò dopo. Anzi no, ci penserò durante, alternando la lettura del display alla lettura del video del PC. In ogni caso riesco a fare la prima stampa e relativo allineamento della stampante. Ora, ricordo che ci deve essere un dischetto che, forse, serve all’installazione. C’è! E poi tutte le istruzioni, anche se so che basta seguire le istruzioni a video. Adesso non resta che collegare la stampante alla rete wi-fi, e vi assicuro non sarà una passeggiata!
Leggere e seguire sempre le istruzioni con attenzione (Regola n. 2) – Anche questo non mi appartiene
Prendo il dischetto e lo inserisco nel PC e ora parte il delirio! Cerco di seguire le istruzioni. Mi chiedono diverse informazioni sia sul PC che sul display della stampante. Sul display devo scegliere la rete wireless giusta, ce ne sono due con nomi diversi e poi una che si chiama casa. Provo ripetutamente e ogni volta cerco di inserire l’host o il codice HP, la stampante non viene riconosciuta. Ci lavoro circa un’ora e mezza, niente da fare. Spengo e riaccendo, rifaccio tutto da capo ancora e ancora, nessun risultato. La rete wi-fi non trova la stampante. Ma come? Se è qui proprio davanti a me, nuova e scintillante, come fa a non trovarla? Sono demoralizzata. Lo sapevo io! Chi credo di essere?
Fare i lavori di concentrazione quando si è riposati (Regola n. 3) – Mi ci devo allenare
Esausta vado a riposare pensando che ho fallito e che dovrò aspettare il mio amico. Mi sveglio, scendo e davanti alla stampante decido di chiamare il programmatore Dodo. Evito di chiamare i miei amici: è Santo Stefano! Lui non è disponibile al momento, mi richiamerà. Ci riprovo! Non sono proprio convinta, ma mi rimetto all’opera. Riaccendo e riparte la trafila, provo a cliccare su una rete wi-fi (la mia) che prima avevo snobbato perché il codice mi era perfettamente sconosciuto! In effetti da poco ho cambiato il modem o l’ADSL (chissà come si chiama?) perché Lillo, il mio cagnolino ci aveva vomitato sopra e l’aveva reso inutilizzabile. Inserisco il codice HP giusto… Et voilà! Les jeux sont faits!!! La stampante è collegata alla rete wi-fi. L’imbranata, l’incapace che è in me ce l’ha fatta! Incredibile!
Mai smettere di credere in se stessi e nei propri talenti (Regola n. 4) – Predico bene e razzolo male
Salto, ballo, urlo, CE L’HO FATTA!!! Invio un messaggio al programmatore Dodo, dicendogli che non mi serve più, e poi un altro messaggio al mio amico che avrebbe dovuto venire ad installare la stampante, comunico alle mie figlie il mio successo, ridendo come una bimba con la bambola nuova appena scartata sotto l’albero di Natale. E voglio considerare questo successo di buon auspicio per il mio 2016. Voglio credere in me: niente è impossibile, basta volerlo!
E termino con queste parole:
Dobbiamo portare innanzi il nostro percorso di maturazione ed evoluzione perché l’evoluzione spirituale è sempre in stretto contatto con la Vita e quando siamo capaci di benedire, di consacrare la nostra Vita, di tenere con essa un rapporto autentico e veritiero, lei ci guida, lei ci accompagna e sfrutta spesso le nostre passioni, i nostri sentimenti e perché no anche le nostre incapacità (presunte) per guidarci e portarci laddove è la nostra meta.
Basta crederci!
Buon 2016!!!
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