Il 23 agosto scorso avveniva il terremoto nella Regione Marche. Molto si è parlato e fatto, molto si sta parlando e facendo e mi auguro si farà, più che parlarne.

Tra gli altri un aspetto mi ha colpito particolarmente: il ritrovamento di animali ancora vivi sotto le macerie a distanza di diversi giorni dal sisma. La prima immagine è quella di un cane di nome Romeo, un Golden Retriever, che è stato ritrovato vivo sotto le macerie ad Amatrice. A salvarlo, i Vigili del Fuoco. Un piccolo miracolo, dopo 9 giorni e 9 notti sotto la sua casa crollata, all’interno di un sisma che ha provocato, solo nel Reatino, la morte di quasi trecento persone. Nel video (cliccate qui), vedrete il suo stupore e sgomento inziale nonché il suo scodinzolare mentre riassapora finalmente la sua libertà.

Il secondo piccolo miracolo è avvenuto invece ieri, dopo 16 giorni dalla scossa più potente del sisma: è stato ritrovato un gattino vivo quando ormai i suoi proprietari non nutrivano più alcuna speranza. Il gatto di nome Pietro è sopravvissuto al terremoto di Amatrice. A trovarlo e soccorrerlo sono stati i Vigili del Fuoco che hanno sentito i flebili miagolii di Pietro, mentre stavano cercando di recuperare tra le macerie alcuni effetti personali dei proprietari del gatto. Nel video (cliccate qui), vedrete che ha ancora la forza di sfoderare i suoi artigli verso il suo salvatore, che si appresta ad estrarlo.

I due fortunati eventi mi hanno fatto riflettere…

La vita vuole vivere, a tutti i costi, e nonostante tutto.

E nel caso dei nostri fedeli amici animali sembra non esserci alcun trauma, e se anche ve ne fossero, talmente forte è il loro istinto di sopravvivenza da superare ogni ostacolo, ogni avversità, ogni catastrofe. Trovo il loro atteggiamento di grande insegnamento per alcuni esseri umani che si abbattono per un nonnulla e che non trovano la chiave giusta per apprezzare, amare, onorare la nostra incredibile, meravigliosa e miracolosa esistenza. Impariamo dagli animali, non sottovalutiamoli e soprattutto amiamoli.

E infine, o meglio per prima cosa, grazie ai valorosi Vigili del Fuoco, ai volontari della Protezione Civile e a tutti quegli animi che mettono in pericolo la loro esistenza per salvare la vita altrui. Chapeau!