“Se due corpi si sentono attratti l’uno verso l’altro è sesso, se due menti si sentono attratte l’una verso l’altra è amore, se due anime si sentono attratte l’una verso l’altra è preghiera.”
Osho

Grazie a un amico, sono incappata in questa frase di Osho. Bellissima!

Mi ha colpito il cuore e fatto riflettere…
Con tutto il rispetto per il grande Osho vorrei fare qualche considerazione.

“Se due corpi si sentono attratti l’uno verso l’altro è sesso” .
Io credo che quando due corpi si sentono attratti l’uno verso l’altro non può essere solo sesso, ma anche Amore, ovvero la “concretizzazione” fisica e pratica del sentimento d’amore. Trovo difficile considerare solo sesso la fusione di due corpi perché, come dice Alexander Lowen (psichiatra statunitense), quando si fa l’amore e si raggiunge l’orgasmo “l’ego scompare nella fusione con la persona amata in una dimensione trascendentale”. È solo un autentico sentimento d’Amore nonché un’autentica Attrazione Sessuale che può permettere a ognuno dei partner di affidarsi uno all’altro prima e alla Vita poi, senza difese o sovrastrutture, senza condizionamenti. Mi rendo conto che tale osservazione è propriamente femminile. Chiedo scusa al genere maschile, nel momento in cui non si trovi d’accordo.

Concordo invece sulla seconda parte che cita: “se due menti si sentono attratte l’una verso l’altra è Amore”; tant’è che sono fermamente convinta che due persone non possono amarsi se non amano le reciproche menti, il che significa non solo l’intelletto o il bagaglio culturale, ma anche la propria visione della Vita, il proprio modo di pensare, di parlare e di agire.

La terza parte “se due anime si sentono attratte l’una verso l’altro è preghiera” mi trova pienamente concorde. Credere nell’esistenza dell’anima è una questione di fede, è ammettere che esista un “Trascendente” (Dio secondo la tradizione cattolica e cristiana). Trascendere deriva dal latino (“trans” + “ascendere” = salire al di là) e indica una realtà concepita come ulteriore, “al di là” rispetto a questo mondo. La preghiera è il mezzo che ci permette di “comunicare” con la trascendenza. Preghiera deriva dal latino popolare precaria, sostantivazione femminile dell’aggettivo precarius ossia “ottenuto con preghiera” (umile supplica rivolta alle potenze celesti) ed esprime l’atto di raccomandarsi ai Numi, chiedere con umiltà e insistenza. Secondo alcuni esperti, pare che sia attraverso il sentimento d’Amore, che si concretizza con l’atto sessuale, che l’essere umano si avvicina maggiormente al Trascendente (Dio). Ed è proprio attraverso la richiesta che ogni essere fa all’altro quando chiede di essere amato spiritualmente, sentimentalmente, emotivamente e sessualmente che questa umile supplica diventa preghiera aprendo un varco comunicativo privilegiato che crea la relazione d’Amore con Dio.

Mie umili riflessioni…