Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.
(Buddha)

Quante volte ci siamo detti o ci hanno detto: “Prima di parlare, conta fino a dieci”. Quante volte me lo sono ripetuto, ma per noi impulsivi questo è veramente difficile. La frase di Buddha va molto oltre il non parlare a vanvera. Menziona, testuali parole: Prima di parlare domandati se ciò che dirai corrisponde a verità, se non provoca male a qualcuno, se è utile, ed infine se vale la pena turbare il silenzio per ciò che vuoi dire.

Riflettiamo:

  • Ciò che diciamo corrisponde a verità? Non sempre, a volte tendiamo ad esagerare e ad aggiungere qualche pezzetto a nostro favore. Oppure raccontiamo cose la cui fonte non è certa o vaga, o per sentito dire, senza conoscere la realtà della notizia che stiamo trasmettendo.
  • Ciò che diciamo provoca male a qualcuno? Capita spesso e neanche ce ne rendiamo conto, tanto siamo impegnati a voler uscire puliti dalle questioni, tanto il nostro ego scalpita perché vuole essere vincitore, a discapito di chi? Non ci interessa, non ce ne accorgiamo, sorvoliamo consapevolmente o superficialmente.
  • Ciò che diciamo è utile? Quasi mai. Parliamo tanto per parlare, per dare aria alla bocca, a volte perché non sappiamo cosa dire, a volte per il gusto dello spettegolare.
  • Vale la pena turbare il silenzio? Ecco la parte della frase che più mi ha colpito. Spesso abbiamo sentito dire che il silenzio vale più di mille parole e quest’affermazione può essere difficile da spiegare. Potrebbe significare che a volte le parole sono inutili, se male utilizzate. Il silenzio parla da sé, perché la verità è dentro di noi e può anche non essere espressa. Se ci estraniamo ed entriamo in contatto con il nostro sé interiore, tutto sarà più chiaro. Qui non c’è bisogno di parole, perché il ricongiungimento con il trascendente avviene in maniera spontanea nell’atto raccoglimento tra sé e sé. Perché turbare il silenzio con stupide ed insulse parole? La verità dimora nella semplicità, in poche facili parole, centellinate e pronunciate al momento opportuno.

In questo periodo storico dove tutti amano sentirsi parlare, e il proprio ininterrotto vociare non fa altro che sovrastare il vociare altrui, fermiamoci e godiamoci il silenzio. Nel silenzio nulla è giusto o sbagliato, ma semplicemente è. Azzittiamo il nostro ego prepotente e presuntuoso e ascoltiamoci e perdiamoci nel silenzio che è Vita e Amore.